martedì 7 febbraio 2012


SONNET 116 Shakespeare


Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O no! it is an ever-fixed mark
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth's unknown, although his height be taken.
Love's not Time's fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle's compass come:
Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom.
   If this be error and upon me proved,
   I never writ, nor no man ever loved. 


Non sarà che al matrimonio di anime costanti
Io ponga impedimenti. Amore non è amore
Che muta quando scopre mutamenti,
O tende a ritirarsi se l'altro si ritira:
O no! Esso è un faro per sempre fisso
Che mira alle tempeste e mai ne è scosso;
é la stella polare per ogni nave errante,
E il suo valore resta ignoto, anche se l'altezza ne sia presa.
L'amore non è lo zimbello del tempo, anche se rosee labbra e guance
Cadono nel compasso della sua falce ricurva:
L'amore non cambia con le brevi ore e settimane,
Ma resiste fino all'orlo del giudizio.
   Se questo è errore e mi sia provato,
   Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

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