martedì 24 novembre 2015

Back with a Book

È da un po' che non scrivo su questo blog, forse perchè gli avvenimenti della vita mi hanno un po' "trasportato". La voglia di leggere è qualcosa di sorprendente, non si comporta come ci aspetteremmo; ci sono persone che mi chiedono "ma come, tu non sei quella che ama leggere?". Certo, io amo molto leggere ma non sempre amo leggere quello che ho davanti o sono dell'umore per affrontare un nuovo libro. Mi sono resa conto che per farlo occorre una certa dose di fiducia: fiducia nella trama, nella capacità dell'autore di coinvolgere, di sentirsi immersi nelle pagine. La voglia di non rimanere delusi è qualcosa di molto forte, troppo forte in alcuni casi, da lì anche la voglia di scrivere. Io scrivo principalmente per me stessa, perchè amo farlo. Per lavoro invece lo faccio destinando le mie parole ad altri, che non so chi siano. Ho ripreso un nuovo libro in mano in questi giorni (no, non significa che non leggo da luglio, altrmimenti sarei morta), ma mi rendo conto che è molto difficile riprendere dopo un periodo morto, mi rendo conto che questa fiducia era venuta meno a causa di tutto, della mia vita e degli avvenimenti che stanno accadendo nel mondo in questo periodo. E, per contro, proprio nel momento peggiore in cui penso che non ci sia più speranza, i libri mi vengono incontro con un mondo alternativo, mi lanciano una scialuppa, una fune a cui aggrapparmi per essere portata via, per essere salvata. Sono sempre lì e mi guardano pazienti, aspettando che io dia loro una possibilità. Quanto è bello leggere.

giovedì 9 luglio 2015

Tra le vite di Londra - Recensione

"Torna" la fantastica Jennifer Worth.
Lo scrivo tra virgolette perchè Mrs Worth non è più tra noi dal 2011 e questi romanzi sono stati scritti anni fa, ma come al solito noi italiani ci arriviamo più tardi e solo recentemente la Sellerio ha avuto la brillante idea di tradurli e pubblicarli.

E per fortuna l'ha fatto.
Dopo Chiamate la levatrice, l'infermiera e ostetrica Jenny ci dà una nuova carrellata di storie e visioni della vita a Londra negli anni Cinquanta, senza omettere però una vista di insieme della storia inglese relativa alla situazione sanitaria e sociale di tutto il secolo.

I personaggi sono reali, vividi e, a tratti, crudi. Talvolta è fastidioso leggere e sentiamo un lieve senso di impotenza e dispiacere per queste vittime della povertà, della guerra, e forse ancor più spesso di un sistema sociale che a partire dal Poor Law Act mette in ginocchio una popolazione già provata, anche se con buoni intenti.

So che presto verrà tradotto anche il terzo capitolo delle vicende di questa brillante infermiera, Farewell to the East End: non vedo l'ora.

Queste quattrocento pagine le ho lette in poche ore perchè l'autrice riesce, con la sua scrittura fluida e leggera, ma ancor più con le sue storie interessanti e reali, a tenermi incollata pagina dopo pagina, storia dopo storia. Ho notato una differenza rispetto al primo romanzo: qui le storie sono più esaustive e le vicende di pochi personaggi sono raccontate nel dettaglio e descrivono un maggior numero di anni... Finito di leggere sarete contenti di essere nati altrove e in un'altra epoca!

Quello che colpisce di più è lo sguardo imparziale di chi racconta, una giovane donna alle prese con gli aspetti più cruenti e impietosi della vita delle persone (nonostante non sia religiosa, le suore con cui vive la aiutano senza prepotenza ad avvicinarsi alla modestia e all'amore incondizionato per il prossimo, insegnandole che non sta a lei giudicare gli altri ma solo comprenderli e servirli); è bello il suo modo di stendere un velo sui giudizi e i pregiudizi, il suo tentativo profondo di capire le persone e di non abbandonarsi al pettegolezzo o alla vergogna... Quanti di noi ci riescono, anche nelle situazioni di tutti i giorni?


Tra le vite di Londra - Jennifer Worth
Sellerio Editore - 421 pagine
15 euro

Compralo su Amazon: Tra le vite di Londra

sabato 6 giugno 2015

Curarsi con i libri, ma quali?

Leggere sembra una perdita di tempo, ma in realtà è un enorme risparmio, perché ti presenta un ventaglio di fatti ed emozioni che impiegheresti anni o secoli a vivere.

Questa è sicuramente la frase che mi ha colpito di più di questa visione della lettura come terapia.
Sto parlando della School of Life di Londra, una scuola di pensiero che parla, tra le altre cose, di lettura come soluzione ai malanni della vita.

Ho scoperto la sua esistenza leggendo un articolo di Martìn Caparrós su Internazionale, il quale mette al primo posto la problematica esposta dalla stessa School of Life: "Life’s too short for bad books – but with a new book published every 30 seconds, it can be hard to know where to start."

Per i non anglofoni: nel mondo viene pubblicato un libro ogni 30 secondi (sì, avete capito bene), per questo risulta davvero molto difficile distinguere tra buono e robaccia, tra libro che deve essere letto e libro che al massimo possiamo usare come sottovaso.
Pare che loro siano in grado di aiutarci in questa scelta. Come? Non lo ancora ma intendo scoprirlo.

Stay tuned.

domenica 31 maggio 2015

Glose: il Social Ebook del presente

Novità nel mondo della lettura digitale: gli orizzonti si stanno allargando e oltre ai soliti Anobii e Amazon appaiono nuove forme di condivisione letteraria.

Glose (dal latino glossa: nota a margine) è una piattaforma per qualsiasi tipo di device e sistema operativo: smartphone, pc, Kindle, tablet, Android o iOS. Con o senza connessione, se avete precedentemente acquistato il libro che intendete leggere.
Nicolas Princen, il suo fondatore, lo ha creato con l'intento principale di rendere la lettura un momento condiviso, e non solamente personale: su Glose è infatti possibile sottolineare e pubblicare in automatico sul proprio profilo le frasi che troviamo interessanti o che ci colpiscono man mano che la lettura prosegue.

Si possono aggiungere come contatti le persone che già conosciamo o di cui riconosciamo gusti simili ai nostri e sbirciare le loro librerie e le frasi condivise. Un mix tra Anobii e Kindle, dunque, ma con delle potenzialità in più: come sottolinea anche il CEO del Social, su Glose è possibile leggere un estratto di ogni libro presente (ad oggi circa 300.000), per farsi un'idea del contenuto e decidere eventualmente di comprarlo. 

Quando leggi una frase che ti ispira, puoi condividerla non solo sul tuo profilo ma anche sui vari Social, e, cosa interessante, i principali classici della letteratura mondiale sono leggibili gratuitamente.

Mi sono iscritta (a gratis, ovviamente!) per vedere come funziona ed ecco quello che succede appena inserite i vostri dati - o accedete tramite Facebook o Twitter - nel form: vi si presenta una lista di copertine e vi si chiede quali di questi titoli avete letto; poi di aggiungere i vostri amici o invitarli dai Social ai quali siete iscritti; infine appare la vostra home con la libreria appena creata e la sfilza di commenti/condivisioni più recenti della community. Amo in particolare spulciare le frasi preferite e amo condividere le mie!

Una rivoluzione tecnologica? A mio parere non proprio. Ma un passetto in avanti verso la rivoluzione della concezione della lettura, che sta passando da atto totalmente solitario a momento di condivisione e conversazione, allargando il cerchio dei potenziali interessati.
Non so se Glose avrà successo, ma di sicuro ne nasce una riflessione piuttosto interessante...

Ps. Per quanto riguarda i prezzi, il range è davvero vasto: si passa dai pochi dollari di alcuni classici a veri e propri furti di altri: 26 euro per l'e-book di Jane Eyre? Parliamone...

venerdì 24 aprile 2015

Il lettore di etichette e il lettore consapevole

"Per quel che mi riguarda, non vedo perché dovrei starmene seduta in bagno a leggere elenchi di ingredienti quando potrei dare un bacio a chi amo, telefonare a mia nonna, giocare a Scarabeo, perfino imparare complicati ricami all’uncinetto. Ma sarà sicuramente perché non sono una lettrice onnivora e non ambisco a esserlo."

Questa frase è il riassunto di un mio convinto pensiero. E l'ho ritrovata tra le righe di questo interessantissimo articolo di Nadia Terranova dedicato all'importanza di una lettura consapevole e non a casaccio.
Che vuol dire "leggo qualunque cosa"? Del tipo, "'ndo cojo cojo?". Ma anche no,  per favore.

Un po' come dire che non avete gusto, che non avete preferenze. Non sono d'accordo con questo tipo di lettura indiscriminata, saltata fuori in questi giorni in occasione dell'iniziativa #ioleggoperchè, attiva i tutta Italia e finalizzata ad avvicinare alla lettura i non lettori, in particolare i bambini.
Ogni iniziativa che abbia questo scopo va lodata sicuramente, ma non si legge per forza e non si legge quello che scelgono gli altri.... Lo fai finchè sei a scuola, ma poi cosa ti lasciano tutti sti "libri forzati"? Solo la voglia di non prenderne più, di non leggerne altri.

Avvicinare alla lettura è un compito delicato e difficilissimo, saper accalappiare la persona inculcando curiosità e interesse è veramente arduo, anche con i bambini. E dopo, una volta gettato il seme, occorre educare la persona a scegliere con la propria testa e secondo i propri gusti e attitudini, il libro che fa per lui/lei. Con questo non voglio dire che non possiamo spaziare da un genere a un altro, fare tentativi, sperimentare, sorprendersi di un libro inaspettatamente bello, sbagliare e risbagliare, cambiare; penso che tutto questo sia stupendo e sempre frutto di una consapevolezza, ma che alla fine conosciamo noi stessi e di conseguenza quello che solletica il nostro bisogno di benessere letterario.

Cosa pensate di questa iniziativa? Avete regalato libri estranei o partecipato in qualche modo? E che mi dite del lettore onnivoro, leggete di tutto anche voi?

martedì 14 aprile 2015

Questionario Wedding

Mi aiutereste a rispondere a questo sondaggino dedicato ai già sposi e ai futuri sposi? Grazie mille!

Apri il sondaggio

lunedì 13 aprile 2015

Coming soon: l'Antispoiler di Google

Benvenuti nel futuro.

Da qualche giorno gira la notizia che Google ha in serbo un nuovissimo sistema anti-spoiler per libri e film.

Come funziona? A quanto pare sarà un sistema ben concepito, in grado di rilevare il punto in cui il lettore/utente è arrivato a leggere o guardare quella particolare serie televisiva (questo è l'aspetto più sorprendente) e nascondere allo stesso eventuali spoiler presenti sui Social Network, in particolare Facebook e Twitter.

Se anche voi odiate quegli esseri bislacchi che rovinano le attese e i finali dei libri che state leggendo o della vostra serie preferita, sicuramente attiverete questo sistema nel momento in cui sarà disponibile. Nessuno ama rovinarsi la sorpresa, ma la tentazione spesso è più forte di noi e il caro vecchio Google potrebbe dare una mano alla nostra forza di volontà, anche se la motivazione principale non è esattamente questa.

Pensate a quante copie in meno sono state vendute a causa degli spoiler selvaggi. Quante persone hanno rinunciato a comprare un libro o un film perchè tanto hanno già letto il finale? 

Una scelta commerciale quindi, ma di cui potremmo comunque beneficiare tutti.

lunedì 23 febbraio 2015

Lettura Istat: diamo i numeri

L'Alto Adige è la regione che legge di più di Italia, con un bel 54% della popolazione che legge almeno un libro all'anno. Uno su cinque legge almeno un libro al mese! Non male.


Siamo più vicini al resto dell'Europa, sarà l'aria buona che tira in questa regione? In più sono aumentate le richieste di libri per bambini, in particolare nella fascia tra i 4 e gli 8 anni, a sentire i librai della provincia di Bolzano.

Sono andata moltissime volte in vacanza in queste zone e devo confermare l'amore per la cultura che hanno i suoi abitanti: i libri rappresentano una presenza fissa, anche negli hotel e nei ristoranti, nonchè gli eventi di lettura animata per i bambini. Avremmo tanto da imparare... Anche le biblioteche sono veramente da lustrarsi gli occhi, fornitissime di libri e riviste per tutti i gusti, disponibili anche per i turisti.

Al secondo e terzo posto troviamo Friuli e Trentino, secondo la fotografia dell'Istat (sarà proprio l'aria di montagna?).

Se volete fare un giro tra le statistiche (non solo letterarie) italiane del 2013, le più recenti che abbiamo, potete approfondire l'argomento qui.

lunedì 16 febbraio 2015

Il buio oltre la siepe: sequel o prequel? (O fregatura?)

La notizia ha ormai fatto il giro del mondo: Harper Lee, celebre autrice de Il buio oltre la siepe, uscirà con un nuovo romanzo il prossimo luglio.

E che c'è di strano?
Potete fare questa domanda solo se non siete al corrente della sua vita: 55 anni di silenzio di tomba, durante i quali nessun libro è mai più stato pubblicato con il suo nome.
Harper Lee ha sempre detto di non desiderare altre pubblicazioni, ma adesso, alla veneranda età di 89 anni, se ne esce con un inversione pazzesca e un nuovo titolo.

"Nuovo" non è la parola corretta, si tratta in realtà del primissimo libro scritto da lei, prima ancora del Buio. Praticamente era questo il manoscritto che mezzo secolo fa la ragazza aveva presentato all'editore, il quale le aveva consigliato di riscrivere il tutto dal punto di vista di una Scout bambina e non già adulta, ritenendo che il risultato sarebbe stato più interessante. E aveva ragione, perdiana.

Questo nuovo romanzo dal titolo Go set a watchman nasce proprio dall'idea primordiale dell'autrice e parla di una Jean Louise adulta, 20 anni dopo gli eventi che abbiamo conosciuto nel Buio. Siamo sempre in America, nella inesistente cittadina di Maycomb (inventata per l'occasione, ma non per questo meno rivelatrice della condizione delle discriminazioni razziali di quegli anni), in Alabama, e ancora una volta si parlerà di Atticus e della situazione sociale in America.

Le critiche mosse sono già tantissime, ci si chiede se sia un caso che dopo la totale perdita di udito e vista da parte di Harper Lee, questa abbia concesso la propria firma ad una casa editrice per la pubblicazione di un libro rimasto in un cassetto per 55 anni, e se questo sia da ritenere autentico.

Eh già, i forse sono tanti e spingono con forza. Ma spinge di più la curiosità per una penna prolifica (anche se in un solo romanzo) ed eccezionale, che ha dato alla luce uno dei libri - e dei film, non dimentichiamolo - più fantastici che abbiano mai toccato gli scaffali di una libreria. Nella mia Top 5 da sempre.
Riconosceremmo lo stile dell'autrice? Sarà corretto prendere in mano un'opera che la sua autrice forse non avrebbe mai voluto far conoscere?

Quanto è difficile resistere. 
Chi scommette su un altro Pulitzer?

martedì 27 gennaio 2015

Jane Austen, i luoghi e gli amici - Recensione

Nel 1901, le sorelle Constance ed Ellen Hill infilarono in valigia taccuini e matite, noleggiarono un calesse vecchio stile e partirono alla ricerca di “Austenland”, come chiamarono, in modo bizzarro e ingegnoso, il mondo di Jane Austen – quel luogo fisico (l’Inghilterra della sua vita e dei suoi romanzi) ma anche letterario (il microcosmo delle persone della sua vita ma anche dei suoi personaggi) e soprattutto metafisico (la fonte dei sentimenti generati nei suoi lettori) sul quale regna incontrastato e sempre rigoglioso il suo genio creativo, da oltre duecento anni. Il pellegrinaggio di due Janeites della primissima ora, “due di noi”, alla scoperta delle tracce terrene della vita quotidiana della grande scrittrice, dà così vita a un’originale biografia sotto forma di diario di viaggio, in cui le impressioni personali ed entusiaste della biografa-ammiratrice di fronte ai luoghi austeniani convivono con le informazioni raccolte dal vivo lungo l’itinerario e con le stesse vibranti parole di Jane Austen, tratte dai romanzi e dalle lettere, ma anche dalle testimonianze dei suoi familiari, così come le ha raccolte il nipote James Edward Austen-Leigh nel prezioso Memoir, la prima biografia mai pubblicata. «Ora chiederemo ai nostri lettori, con l’immaginazione, di rimettere indietro le lancette del tempo a più di cento anni fa e di venire con noi alla presenza di Miss Austen»

Questa è la quarta di copertina di un libro che tutti gli amanti di Jane Austen ameranno. Ma non solo loro.
Se vi piace viaggiare con l'immaginazione e sapere che i luoghi geografici dei vostri romanzi esistono davvero, vi piacerà anche questo libro.

Queste due intraprendenti sorelle ci sembrano nostre contemporanee, anche se in realtà il loro viaggio risale a più di un secolo fa e alcuni dei posti che hanno visitato oggi saranno sicuramente diversi. Ma noi fingiamo che sia rimasto intatto ogni piccolo albero, tetto, panchina su cui mettono gli occhi, e tutto sembrerà vero.

Una delle due sorelle disegna per noi quello che vede, niente macchina fotografica. Eppure, tutto sembra ancora più bello e più vero che se potessimo vederlo in un immagine digitale, forse perchè il tempo dedicato al disegno assume un valore ulteriore, un'emozione.
Il viaggio che Ellen e Constance fanno è un viaggio tra i luoghi più amati da Jane, ma anche un viaggio tra le lettere da lei scritte e ricevute e varie interviste a Edward, suo nipote. Questa ricostruzione fedele che attraversa la sua vita ci avvicina alla sua personalità e ci fa capire meglio che donna particolare e straordinaria fosse, diversa da quelle dell'epoca (e grazie, basta leggere un suo romanzo per capirlo), ma anche diversa da ogni stereotipo, sempre positiva, propositiva, seria ma allegra, giusta e talvolta severa nei propri confronti, ma anche in quelli dei suoi conoscenti e del mondo che la circondava... soprattutto quello letterario.

La sua metodicità si avvicina a quella di Elinor, in qualche modo, ed è stato soprattutto rileggendo Ragione e sentimento che ho ritrovato gran parte di quello che era il suo modo di vedere il mondo. 
Mentre leggiamo, la afferriamo, parliamo con lei, ci sembra che respiri. 
Un ottimo esempio di letteratura di viaggio...



Per comprarlo su Amazon: Jane Austen. I luoghi e gli amici.
Pubblicato da Jo March, 240 pagine
Prezzo: 12,60 euro

giovedì 15 gennaio 2015

Peppa Pig a rischio estinzione!

Ma avete saputo che è successo alla Oxford University Press? 

Per non offendere nessuna religione, nelle pubblicazioni di questa storica casa editrice inglese non si farà più menzione ai maiali.

Sì, avete letto bene. Pare che nominare i suini, vivi o morti che siano, sia una grande offesa nei confronti dei credenti ebrei e musulmani. E quindi via, Peppa Pig rischia ormai l'estinzione. Qui trovate l'articolo del Sole24ore.

Io sono allibita. Mi pare che si stia passando dalla satira alla satura, passatemi il gioco di parole. Non staremo esagerando? Pensate anche voi che sia una grossa trovata pubblicitaria per far parlare un po' di sè?

Mah.

mercoledì 14 gennaio 2015

Guida alle case più stregate del mondo - Recensione

Stavo cercando da tanto il pretesto per comprare questo libro... 
E finalmente me lo hanno regalato per Natale! Il titolo è un poco fuorviante, in quanto si tratta solo in parte di una guida, ma in realtà si parla anche di altro.

Sicuramente vi potrete fare un'idea di quelle che sono le case più infestate del globo, o almeno le più famose (non voglio credere che siano tutte qui, diamine!); sono convinta che un quantitativo non indifferente di castelli e bicocche siano rimasti inesplorati dall'autore. Certo, non si possono nominare tutte le case in cui nei vari secoli sia stata avvertita una presenza paranormale, ma proprio in virtù della qualità - se non della quantità - degli elementi, io avrei fatto qualche approfondimento in più.

Non fraintendetemi, è un libro interessantissimo e scorrevole (e anche divertente), al quale Dimitri ha saputo dare un tono spesso ironico e leggero, proprio come dovrebbe essere. Solo che spesso avrei voluto sapere DI PIÙ di quelle poche righe en passant che dedica a numerosi luoghi sinistri e succulenti. E questa è la pecca, dal mio punto di vista.

Passiamo agli aspetti positivi! Amo i "riassunti" con tanto di legenda fantasmagorica alla fine di ogni capitolo, mi piace l'organizzazione del libro e soprattutto i link dedicati ad ogni storia, in modo da poter esplorare più a fondo i segreti descritti tramite il web, i siti, i video, le immagini.
Altro punto di forza è la bibliografia finale, dalla quale ho attinto ispirazione per le mie prossime letture paranormali.

Ma quello che veramente conta in questo libro sono l'impostazione e l'analisi psicologica - meglio, PARAPSICOLOGICA - che l'autore vuole dare, l'importanza di porsi le domande giuste: la domanda non è "esistono i fantasmi?", ma "perchè per certe persone esistono e per altre no? Che differenza c'è tra i loro mondi?".

Mi piace molto il tratto di onesta imparzialità di Francesco Dimitri, se non avesse tirato sui tempi in alcuni punti, avrei tra le mani un libro fantastico. Comunque lo consiglio agli amanti del genere che intendono appofondire i meandri di questa scienza non esatta ma interessantissima, gustandosi alla fine del saggio anche l'intervista ad un ghost hunter nostrano.
Compralo su Amazon: 



Guida alle case più stregate del mondo - tutti i posti in cui (non) vorreste passare la notte
Francesco Dimitri
Editore Castelvecchi
287 pagine - 11,57 euro



domenica 11 gennaio 2015

Flash news - Mark ama leggere!

Da pochi giorni su Facebook è comparsa una nuova pagina aperta a tutti e dedicata alla lettura.
Chi l'ha voluta? Proprio Mark Zuckerberg!

La proposta è quella di leggere un libro ogni due settimane, i titoli sono scelti dallo stesso fondatore del Social Network con lo scopo di parlarne insieme con chiunque voglia partecipare.

Se siete curiosi andate subito a dare un'occhiata al link: A Year of Books.

Il primo libro proposto direttamente da Zuckerberg si intitola La fine del potere (Mondadori) firmato dallo scrittore e giornalista venezuelano Moises Naim.

Stanno già piovendo le prime polemiche legate all'incremento delle vendite dei titoli proposti da Facebook, ma l'importante non è promuovere la lettura? Che ne pensate?

P.s. Potete anche consigliare i vostri titoli preferiti o quelli che vorreste leggere... Non si sa mai!


 

martedì 6 gennaio 2015

L'Avaro di Mayfair - recensione

Piccolo romanzo da leggere tutto d'un fiato!
Io ci ho messo meno di una giornata, scorre che è un piacere. Si tratta di una piccola serie di libri ambientati nella stessa famigerata casa situata in un bel quartiere della Londra di primo Ottocento.

La casa in questione fatica a trovare degli affittuari nonostante la retta bassissima, proprio per il suo passato tenebroso (morti sospette e disgrazie famigliari).

Una casa iellata, la servitù alla fame, un povero scozzese che non ha più soldi per sopravvivere ma che in compenso si trova affidata una ragazza bellissima e apparentemente molto sprovveduta. Troveranno questi elementi il modo di combinarsi? Alla fine dell'inverno del 1807, al signor Roderick Sinclair, avvinazzato e povero, muore il fratello, che gli lascia "in eredità" la sua pupilla, Fiona, da lui adottata in un orfanotrofio. La ragazza è bellissima e di un'ingenuità estrema, e l'unico modo che Sinclair vede per fare soldi da questa strana situazione è quello di portarla a Londra e farle fare un ricco matrimonio. Affitta quindi 67 Clarges Street, una casa talmente iellata da avere un costo basso. Quasi subito Fiona si dimostra meno ingenua del previsto e la servitù capisce che un modo per vivere meglio è quello di aiutare la ragazza a realizzare il proprio sogno.

Non fatevi dunque ingannare dalle apparenze! La brillante autrice compone con uno stile diretto e scaltro (ma con un non so che di classico) un quadro divertente, non vedo l'ora di leggere gli altri.

Un libretto interessante per iniziare bene l'anno nuovo!
Ecco la versione Kindle: L'avaro di Mayfair


L'avaro di Mayfair (67 Clarges street) - M-C. Beaton
194 pagine - 9,99 euro formato Kindle
Edizioni Astoria