La notizia ha ormai fatto il giro del mondo: Harper Lee, celebre autrice de Il buio oltre la siepe, uscirà con un nuovo romanzo il prossimo luglio.
E che c'è di strano?
Potete fare questa domanda solo se non siete al corrente della sua vita: 55 anni di silenzio di tomba, durante i quali nessun libro è mai più stato pubblicato con il suo nome.
Harper Lee ha sempre detto di non desiderare altre pubblicazioni, ma adesso, alla veneranda età di 89 anni, se ne esce con un inversione pazzesca e un nuovo titolo.
"Nuovo" non è la parola corretta, si tratta in realtà del primissimo libro scritto da lei, prima ancora del Buio. Praticamente era questo il manoscritto che mezzo secolo fa la ragazza aveva presentato all'editore, il quale le aveva consigliato di riscrivere il tutto dal punto di vista di una Scout bambina e non già adulta, ritenendo che il risultato sarebbe stato più interessante. E aveva ragione, perdiana.
Questo nuovo romanzo dal titolo Go set a watchman nasce proprio dall'idea primordiale dell'autrice e parla di una Jean Louise adulta, 20 anni dopo gli eventi che abbiamo conosciuto nel Buio. Siamo sempre in America, nella inesistente cittadina di Maycomb (inventata per l'occasione, ma non per questo meno rivelatrice della condizione delle discriminazioni razziali di quegli anni), in Alabama, e ancora una volta si parlerà di Atticus e della situazione sociale in America.
Le critiche mosse sono già tantissime, ci si chiede se sia un caso che dopo la totale perdita di udito e vista da parte di Harper Lee, questa abbia concesso la propria firma ad una casa editrice per la pubblicazione di un libro rimasto in un cassetto per 55 anni, e se questo sia da ritenere autentico.
Eh già, i forse sono tanti e spingono con forza. Ma spinge di più la curiosità per una penna prolifica (anche se in un solo romanzo) ed eccezionale, che ha dato alla luce uno dei libri - e dei film, non dimentichiamolo - più fantastici che abbiano mai toccato gli scaffali di una libreria. Nella mia Top 5 da sempre.
Riconosceremmo lo stile dell'autrice? Sarà corretto prendere in mano un'opera che la sua autrice forse non avrebbe mai voluto far conoscere?
Quanto è difficile resistere.
Chi scommette su un altro Pulitzer?
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