Questo piccolissimo libro di Jerome K. Jerome non è un racconto gotico, nonostante il classico titolo Storie di fantasmi per il dopocena: si tratta invece di una breve storia di cui l'autore è protagonista, ma preferisco dirlo con le sue stesse (volutamente ridondanti) parole.
I fantasmi vanno sempre a passeggio la Vigilia di Natale, e quando i vivi si riuniscono la Vigilia di Natale, finiscono sempre col parlare di fantasmi. Ogni volta che cinque, sei inglesi si raccolgono intorno a un fuoco, la Vigilia di Natale, incominciano a raccontarsi storie di fantasmi. Non siamo soddisfatti, la Vigilia di Natale, se ognuno non racconta i suoi aneddoti - autentici - sugli spettri. In questo allegro periodo di festività, a noi piace meditare su tombe, cadaveri, assassini, sangue.
Questo è un punto essenziale della tradizione inglese, tutta la verità e nient'altro che la verità. Non sapendo come approcciarci a questo libro troviamo immediate analogie con le storie di fantasmi di Henry James, per poi scoprire che l'intento di Jerome è tutt'altro che serio, anzi spiritoso e ironico.
Una piacevole lettura-lampo per quando siete nella sala d'attesa del dentista.
Storie di fantasmi per il dopocena
Jerome k Jerome
Edizioni Mattioli 1885
79 pagine - 9 euro
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