mercoledì 30 luglio 2014

La mia Londra - Recensione

Questo libro mi ha lasciata un po' perplessa.
Non avevo mai letto niente della Agnello Hornby e devo dire che non ho capito se il suo stile mi piace veramente; è indubbio che sappia scrivere, è molto scorrevole e il vocabolario è vasto senza essere pomposo, però qualcosa non mi ha convinta. Se voi la conoscete e avete altri titoli da consigliarmi, fatelo! Potrei schiarirmi le idee.

Questo titolo non poteva che attirare la mia attenzione da British lover, ovviamente, ma il contenuto si rivela un poco diverso da quello che mi aspettavo: i primi capitoli mi hanno presa perché nelle descrizioni degli inglesi che fa l'autrice ho ritrovato molto di quello che amo e che odio di questo Paese. Poi però diventa un po' troppo descrittivo per un lettore che non conosca a menadito la città di Londra: passaggi, vie, fermate, ristoranti che non hanno un senso se non per gli abitanti o per chi ci ha vissuto a lungo. Io sono un'appassionata e quindi mi sono gustata le descrizioni nel dettaglio, ma ho l'impressione che non tutti la penseranno come me.

Si tratta della storia della vita dell'autrice dal momento in cui ha lasciato la sua amata Palermo, a 17 anni, fino ad oggi, ma soprattutto del suo orgoglio di essere londinese a tutti gli effetti. Il finale ci fa ben capire quanto sia importante per lei, chiunque può essere londinese senza esservi nato: Londra offre molto e prende molto, ma ripaga chi si dedica a lei con amore e coinvolgimento, come se fosse una persona, una madre talvolta buona, talvolta severa... Ho trovato poetica e commovente questa metafora.

Vi è rimasto un dubbio? Se amate il mondo anglosassone, sì, dovete leggere questo libro.



La mia Londra - Simonetta Agnello Hornby
Giunti editore
264 pagine - 16 euro

martedì 22 luglio 2014

Il classico non passa mai di moda

«Purtroppo c’è in giro una gran quantità di brutti libri, vere trappole commerciali in cui tanti cadono perché non hanno sviluppato fin da piccoli, attraverso buone letture, consapevolezza e capacità critica. Molti libri, per vendere, fanno appello alla sessualità, trattandola in maniera volgare, o alla violenza, che non porta mai nulla di buono».

Queste sono le parole della psicoterapeuta esperta di biblioterapia Rosa Mininno, e mi sono piaciute subito.

Quante volte ci siamo sentiti attratti da una copertina luccicante, da un titolo in cima alla lista, da una pubblicità fuorviante? (Va bene, io non troppe volte...).
Il punto è che spesso non abbiamo tempo di informarci o di spulciare gli scaffali, ma molto più spesso si tratta di altro: non abbiamo voglia di affrontare una lettura che reputiamo troppo impegnativa e ci affidiamo al best seller di turno. Male, male!

Che cosa consiglia questa psicoterapeuta letterata? Di dare un'occasione ai classici.
Sì, avete capito bene e non fate quella faccia: dopo aver superato il primo scoglio di pregiudizio nei confronti di quello che vediamo come un malloppone, verremo ripagati della nostra scelta coraggiosa.

«Un bel classico è sempre una buona opzione - consiglia Mininno - Non dobbiamo avere paura di affrontare testi che parlano di uomini e donne vissuti in altre epoche, di fatti lontani dalle nostre esperienze e dal nostro sentire, a maggior ragione in un tempo, come quello attuale, dove tutto passa velocemente: abbiamo bisogno di storie perché noi stessi siamo una storia, guardare al passato riconoscendoci in emozioni e sentimenti eterni ci arricchisce. Vale per gli adulti, ma anche per i bambini».

Trovate l'articolo completo qui. Che ne pensate voi? D'estate preferite un libretto 'leggero' oppure vi avventurate per sentieri più alti, avendo appunto il tempo e la predisposizione per poterli leggere meglio?

P.s. Questa è un'edizione Penguin Classics che non ho ancora trovato in Italia: è rilegata in stoffa e la copertina cambia a seconda del titolo. Non sono bellissimi?

venerdì 18 luglio 2014

Biblioteche svizzere: indennizzi per gli autori

Non è solo il Paese del formaggio coi buchi, del cioccolato e delle banche. E' anche quello dei Bastian Contrario.

Di chi stiamo parlando l'avete capito, oggi ci spostiamo per un breve viaggetto in Svizzera. Assaggiamo un po' di cioccolato fondente e facciamo una passeggiata in montagna o sui bellissimi laghi. Magari ci viene voglia di leggere qualcosa ed entriamo in una biblioteca.


Fermi tutti! Se volete prendere in prestito un libro scritto da un autore svizzero, qualcuno deve pagare, o almeno è quanto chiede la Allianz fairlesen da qualche mese a questa parte. Gli autori che fanno parte dell'associazione rivendicano un indennizzo per ogni volta che un lettore prende in prestito una loro opera... Volete sapere se sono riusciti ad ottenerlo? La risposta è no. Il comitato della Biblioteca informazione svizzera ha respinto la richiesta (per ora), rimandando la faccenda a settembre.

Questi scrittori si sono accorti che nell'Unione Europea è già in vigore un indennizzo e vorrebbero adeguarsi... Ma perché adeguarsi solo quando c'è da guadagnarci? In Italia non mi risulta che i nostri autori ricevano rimborsi statali. D'altronde le biblioteche italiane sono in piedi per miracolo e molto spesso, soprattutto nei centri più piccoli ma non solo, campano grazie alle preziose ore di volontariato non retribuito e si possono permettere a mala pena qualche novità letteraria nel proprio catalogo. Se dovessero accollarsi altre spese, chiuderebbero i battenti!

Che cosa direste voi a questi signori?

giovedì 10 luglio 2014

Classici sotto l'ombrellone

Ho letto un articolo in cui si propongono cinque classici brevi da leggere in estate, per una lettura un poco impegnata ma piuttosto breve. Non tutti amano i malloppi sotto il sole.

Devo dire che le scelte sono piuttosto tradizionali, ma uno dei tre titoli proposti mi ha fatto riflettere... Intanto vediamoli insieme.

- Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach: ecco un classico adatto a tutte le età, anche ai ragazzi. Fino a qui tutto bene. Adatto anche ad un clima marino, se vogliamo!

- L'amico ritrovato di Fred Uhlman: ho adorato questo romanzo di formazione, mi è davvero piaciuto un sacco e lo consiglio sicuramente.

- Il piccolo principe di Saint-Exupery: niente da dire.

- La metamorfosi di Kafka: ma stiamo scherzando? Mi chiedo se chi ha stilato questa lista abbia veramente letto il libro in questione. D'accordo, non è un libro molto lungo, ma vogliamo davvero prenderlo in considerazione per una lettura semi-rilassante sotto l'ombrellone? Forse sono di parte, ma questo romanzo non mi è piaciuto e sicuramente non lo consiglierei per una persona che vuole rilassarsi... Bleah.

- Siddhartha di Herman Hesse: anche qui, una lettura impegnativa ma affrontabile.

Voi avete mai letto questi libri? Che ne pensate, possono sposarsi con una vacanza? Leggereste di scarafaggi e metamorfosi mentre prendete la tintarella estiva? Bleah.

martedì 8 luglio 2014

Luglio col libro che ti voglio... Novità in arrivo!

Qui al nord non è che l'estate stia dando esattamente il meglio di sé. Pioggia, vento, grandine e chi più ne ha più ne metta, salvo qualche giorno (pochi) davvero soleggiato. Resta il fatto che è estate, ci siamo dentro in pieno, ed è tempo di leggere a più non posso!


Per i fortunati di voi che hanno deciso di partire, ma anche per quelli che passeranno luglio a casetta, ecco qualche spunto di lettura per le prossime settimane, ovvero i nuovi arrivi in libreria.

- Shadowhunters. Città del fuoco celeste di Cassandra Clare: non ho mai letto niente di questa saga, ma mi pare che sia ben riuscita visti i numeri che vende.
Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre, uniti da un legame profondo e indissolubile, sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Molte vite saranno perdute per sempre, e l'amore sarà sacrificato per un bene più grande: scongiurare la distruzione definitiva di un mondo che non sarà mai più lo stesso. Perché la fine degli Shadowhunters è anche il loro inizio.
Che ne pensate, avete letto i "pezzi" precedenti? La consigliereste?

Happy nation di Liza Marklund: rieccoci ai gialli nordici, ne stavamo parlando proprio l'altro giorno! Che dire, mi devo lentamente ricredere o Lindqvist è l'eccezione che conferma la regola? avete mai letto niente della Marklund? Quando lavoravo in biblioteca c'era una vera e propria fila per prendere i suoi romanzi, ma era solo una cerchia di appassionati, non un gusto molto diffuso. Ecco la trama: Solsidan è una lussuosa zona residenziale alle porte di Stoccolma, popolata di villette ordinate dai bei giardini curati, dove le signore portano per lo più lo stesso colore di capelli e tendono a fare a gara su chi abbia la migliore gestione della casa. Sembrerebbe un posto per gente felice. Ingemar Lerberg, la moglie Nora e i loro tre bambini vivono qui: lui, ex politico in vista, è per tutti un uomo d’affari di successo; lei, molto più giovane, una donna devota a marito e figli e focolare, attenta ai rapporti di vicinato e appagata dalla tranquilla vita in famiglia. Eppure, in un freddo e umido mese di maggio, Ingemar Lerberg viene trovato esanime e barbaramente seviziato nel suo letto, mentre Nora è svanita nel nulla. Perché tanta ferocia contro un uomo dall’apparenza così impeccabile? E dove si nasconde Nora?

La vita sessuale delle gemelle siamesi di Irvine Welsh: dissacrante? A dir poco. Nell’America di oggi, ossessionata dal successo, dalla celebrità mediatica, dalla perfezione del corpo, può accadere che una personal trainer di Miami Beach finisca sotto i riflettori della televisione per aver disarmato e immobilizzato un uomo, grazie a una testimone che ha avuto la prontezza di riprendere tutto con il telefonino. Le due donne sono Lucy Brennan, l’eroina sportivissima e salutista, e Lena Sorenson, artista bulimica in crisi d’ispirazione. Dopo quell’incontro fortuito, l’obesa Lena si affida a Lucy per tornare in forma, non perché lo desideri ma solo perché non riesce a togliersela dalla testa. Sviluppano così un attaccamento morboso, una dipendenza psicologica tinta di sadomasochismo non dissimile dal legame tra le gemelle siamesi quindicenni dell’Arkansas che impazzano su tutti i canali tv: una rivendica il diritto di avere una vita sessuale e l’altra si rifiuta di assecondarla, mentre il grande pubblico, mascherandosi dietro il dibattito morale, segue la vicenda con interesse voyeuristico. Ma in questo nostro mondo così volubile ci vuol poco perché le vittime diventino carnefici, i magri ingrassino e le star improvvisate vengano affossate dalle malelingue… Tra violenze, ritorsioni, depravazione e manipolazione, tra sesso e cibo a volontà, Irvine Welsh affronta le grandi contraddizioni della società attuale e ci racconta una storia tanto tempestosa da oscurare perfino il sole della Florida.

Il segreto della camera 3 di Colin Dexter: io non so perché ma i gialli vanno di brutto sotto l'ombrellone. Non capisco se si tratta di una questione meramente legata al fatto che in vacanza si legge di più e l'italiano "medio" ama i gialli, o se in questa stagione ci travolga una forte voglia di indagine, di mistero, di risoluzione. Sta di fatto che in questo periodo i gialli si vendono come il pane, si trovano in bella vista sui banconi delle librerie, spesso di fianco alla cassa, come last temptation prima di pagare! Ecco la trama di questo: Gli ospiti dell’Hotel Haworth hanno trascorso un Capodanno davvero indimenticabile. L’albergo non è tra i più lussuosi, e oltre tutto è in via di ristrutturazione, ma le tariffe, cenone compreso, sono un affare e l’offerta di intrattenimenti ricca e varia. Così una nutrita clientela composta di famiglie con pargoli al seguito, pensionati e coppie più o meno regolari si è ritrovata, la notte del 31, nella sala ristorante dell’albergo per partecipare all’eccitante serata in maschera a tema, questa volta dedicata al «Misterioso Oriente». Alla luce soffusa delle candele, si sono susseguite portate dai nomi pretenziosi, alcol a volontà, giochi e danze, il tutto pervaso dall’allegria un po’ sopra le righe delle feste comandate. Insomma, un vero successo. Ma il programma per il primo dell’anno ha in serbo una sorpresa di troppo per gli ospiti ancora frastornati dai postumi della lunga nottata. In una delle stanze dell’hotel riposa - in eterno - un uomo per il quale l’anno nuovo si è già concluso con un brutale colpo alla testa. Neanche per Morse e Lewis l’anno inizia sotto i migliori auspici, costretti come sono ad abbandonare le innocenti distrazioni delle vacanze natalizie dall’infaticabile quotidianità del male. La caccia all’assassino insinuatosi tra seducenti danzatrici del ventre, finti sceicchi e misteriose donne velate, tuttavia, sarà abbastanza intrigante da non far rimpiangere al capo ispettore l’abituale Quizzone del primo dell’anno al suo pub preferito. Mentre il povero sergente Lewis, strappato al calore della vita familiare, riuscirà a superare la malinconia solo grazie al suo impeccabile senso del dovere e alla ruvida amicizia di Morse. Tra le tante maschere e menzogne che occultano la realtà, non sarà facile per i due poliziotti dare un volto e un nome al cadavere sfigurato della stanza numero 3 e al suo misterioso carnefice.

- La donna faraone di Roberto Giacobbo. Forse il nostro Giacobbo si rivela più attendibile come autore di romanzi che come scienziato o storico. Chi lo sa. Vedete se vi intriga questa storia consumata all'ombra delle piramidi: La mummia di Hatshepsut è stata rubata dal Museo egizio del Cairo. Francesco Volterra, semplice guida turistica, si ritrova suo malgrado coinvolto nel furto, e non immagina nemmeno quello che sta per scoprire. Il caso della "donna faraone" nasconde il più sconvolgente mistero dell'antichità. E una favolosa storia d'amore da cui tutto ha avuto origine. Hatshepsut si innamorò di Senenmut quando, ancora ragazza, lui la salvò dalle acque del Nilo. Non appena lei divenne faraone, lo portò con sé come architetto di corte e lo fece nominare gran sacerdote. La loro relazione clandestina fu osteggiata dai dignitari, che già non vedevano di buon occhio una donna al potere. Senenmut progettò per lei una tomba grandiosa vicino a Luxor, e per sé una tomba segreta collegata a quella dell'amata con un tunnel sotterraneo che li avrebbe uniti per sempre. Per vendicarsi dell'odio subito dalla casta sacerdotale, decise di svelare il segreto da loro custodito con cura: disegnò sul soffitto di quella tomba la chiave del grande mistero delle origini della civiltà egizia, e lo coprì con dell'intonaco, come un messaggio in bottiglia per i posteri. Più di tremila anni dopo, girando in Vespa per Il Cairo e bevendo succo di mango, Francesco Volterra si muoverà fra trafficanti senza scrupoli, società segrete e donne misteriose, sulle tracce di una verità che unisce la piramide di Cheope e la stella di Orione, il nostro mondo con un mondo altro. Una verità rimasta sigillata per millenni e svelata solamente per amore.

Queste le novità in libreria, alcune escono oggi, altre nei prossimi giorni. Quale vi ispira? Quali libri state aspettando di leggere? State leggendo molto in questa strana estate?