martedì 22 luglio 2014

Il classico non passa mai di moda

«Purtroppo c’è in giro una gran quantità di brutti libri, vere trappole commerciali in cui tanti cadono perché non hanno sviluppato fin da piccoli, attraverso buone letture, consapevolezza e capacità critica. Molti libri, per vendere, fanno appello alla sessualità, trattandola in maniera volgare, o alla violenza, che non porta mai nulla di buono».

Queste sono le parole della psicoterapeuta esperta di biblioterapia Rosa Mininno, e mi sono piaciute subito.

Quante volte ci siamo sentiti attratti da una copertina luccicante, da un titolo in cima alla lista, da una pubblicità fuorviante? (Va bene, io non troppe volte...).
Il punto è che spesso non abbiamo tempo di informarci o di spulciare gli scaffali, ma molto più spesso si tratta di altro: non abbiamo voglia di affrontare una lettura che reputiamo troppo impegnativa e ci affidiamo al best seller di turno. Male, male!

Che cosa consiglia questa psicoterapeuta letterata? Di dare un'occasione ai classici.
Sì, avete capito bene e non fate quella faccia: dopo aver superato il primo scoglio di pregiudizio nei confronti di quello che vediamo come un malloppone, verremo ripagati della nostra scelta coraggiosa.

«Un bel classico è sempre una buona opzione - consiglia Mininno - Non dobbiamo avere paura di affrontare testi che parlano di uomini e donne vissuti in altre epoche, di fatti lontani dalle nostre esperienze e dal nostro sentire, a maggior ragione in un tempo, come quello attuale, dove tutto passa velocemente: abbiamo bisogno di storie perché noi stessi siamo una storia, guardare al passato riconoscendoci in emozioni e sentimenti eterni ci arricchisce. Vale per gli adulti, ma anche per i bambini».

Trovate l'articolo completo qui. Che ne pensate voi? D'estate preferite un libretto 'leggero' oppure vi avventurate per sentieri più alti, avendo appunto il tempo e la predisposizione per poterli leggere meglio?

P.s. Questa è un'edizione Penguin Classics che non ho ancora trovato in Italia: è rilegata in stoffa e la copertina cambia a seconda del titolo. Non sono bellissimi?

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