Questo libro mi ha lasciata un po' perplessa.
Non avevo mai letto niente della Agnello Hornby e devo dire che non ho capito se il suo stile mi piace veramente; è indubbio che sappia scrivere, è molto scorrevole e il vocabolario è vasto senza essere pomposo, però qualcosa non mi ha convinta. Se voi la conoscete e avete altri titoli da consigliarmi, fatelo! Potrei schiarirmi le idee.
Questo titolo non poteva che attirare la mia attenzione da British lover, ovviamente, ma il contenuto si rivela un poco diverso da quello che mi aspettavo: i primi capitoli mi hanno presa perché nelle descrizioni degli inglesi che fa l'autrice ho ritrovato molto di quello che amo e che odio di questo Paese. Poi però diventa un po' troppo descrittivo per un lettore che non conosca a menadito la città di Londra: passaggi, vie, fermate, ristoranti che non hanno un senso se non per gli abitanti o per chi ci ha vissuto a lungo. Io sono un'appassionata e quindi mi sono gustata le descrizioni nel dettaglio, ma ho l'impressione che non tutti la penseranno come me.
Si tratta della storia della vita dell'autrice dal momento in cui ha lasciato la sua amata Palermo, a 17 anni, fino ad oggi, ma soprattutto del suo orgoglio di essere londinese a tutti gli effetti. Il finale ci fa ben capire quanto sia importante per lei, chiunque può essere londinese senza esservi nato: Londra offre molto e prende molto, ma ripaga chi si dedica a lei con amore e coinvolgimento, come se fosse una persona, una madre talvolta buona, talvolta severa... Ho trovato poetica e commovente questa metafora.
Vi è rimasto un dubbio? Se amate il mondo anglosassone, sì, dovete leggere questo libro.
La mia Londra - Simonetta Agnello Hornby
Giunti editore
264 pagine - 16 euro
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