giovedì 11 settembre 2014

Colpa delle stelle (e dei lettori?)

E va bene, mi arrendo.

Leggo questo titolo ovunque, mi sento circondata: su Facebook non si parla di altri libri, è in tutte le catene di sant'Antonio e in tutti i blog/siti letterari. Adesso me lo ritrovo al quarto posto della classifica dei libri più venduti di IBS. Sinceramente non capisco...

All'inizio pensavo fosse il solito libretto per adolescenti svampitelli, ma mi sbagliavo: invece è il solito libretto per adulti svampitelli di tutte le età (almeno a giudicare da quelli che ne cantano le lodi). Ammetto di non averlo letto, quindi magari alla fine potrei anche ricredermi, ma non vi sembra di esagerare? Me lo dipingono addirittura come un mezzo capolavoro (ooh!).
Prima di meritarsi quel titolo, un autore ne deve mangiare di polenta...



Questa è la simpatica trama del suddetto capolavoro, Colpa delle stelle di John Green: Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

E va bene, non sono romantica, ma questa trama mi sembra un po' ritrita. Poi ognuno coi suoi soldi fa quello che vuole, ci mancherebbe, l'importante è passare del tempo sui libri e non davanti alla tv, ma spero che ci sia anche una sana alternanza con titoli (un pochino) più validi. Non dico mallopponi del 1600, semplicemente qualcosa di più impegnativo. Comunque, se lo avete letto, vi prego di tentare di farmi cambiare idea, non sia mai che mi perdo un capolavoro.

Ah, ovviamente è già uscito il film al cinema, in contemporanea. Toh.

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