giovedì 18 settembre 2014

Lasciami entrare - recensione

Il (poco) sole che ha fatto se n'è ormai andato... riprendono le letture autunnali! (Ma perchè, direte voi, quando sono finite?).
Se come me abitate nel ridente nord Italia o comunque siete stati colpiti da flagelli meteorologici durante tutta l'estate, non sarà difficile per voi riabituarvi a questo clima pre-autunnale.

Ed ecco infatti la prima lettura di settembre, un titolo non certo nuovo (pubblicato nel 2006), ma come avrete capito per me un libro nuovo è semplicemente un libro che non ho ancora letto, non certo quello che si trova ai vertici delle classifiche dei più venduti della settimana. Sono fatta così, e spero vivamente che anche voi non vi facciate influenzare più di tanto dal bombardamento mediatico e preferiate scandagliare il mercato editoriale in modo personale e critico, a seconda di quelli che sono i vostri gusti e nient'altro.

Detto questo, addentriamoci nella storia di quello che è diventato - inaspettatamente - uno degli autori più avvincenti di quest'anno, per la sottoscritta. Eh sì, perchè a me il giallo scandinavo "m'era popo calato", come dicono a Roma, dopo aver tentato di leggere un romanzo della Lackberg. Dio ce ne scampi.
Poi però, bazzicando sui vari forum ho trovato Il porto degli spiriti, la trama mi ha stregato ed eccomi qua, a cercare altri romanzi che portino il nome di John Lindqvist in copertina.

Dunque Lasciami entrare è il secondo romanzo che leggo del suddetto autore e questa è la trama: A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte... "Lasciami entrare" è una storia d'amore, vendetta e vampiri, un racconto sul dolore dell'infanzia e la forza dell'amicizia, dove sangue e orrore devono piegarsi alla potenza dell'amore e alla voglia di vivere.

Vi dirò, preferivo Il porto degli spiriti. Mi spiace smontarvi e anzi, penso che valga la pena leggere questo romanzo che è sì molto carino, ma la storia non mi ha avvinto nello stesso modo! In alcuni momenti è tenero, ci fa sorridere l'immagine di questo piccolo vampiro che non ha alcuna colpa se non quella di doversi cibare di sangue umano per sopravvivere (un piccolo dettaglio!), ma che non ha scelto e anzi subisce una vita marchiata dalla violenza di una notte di centinaia di anni prima. Quello che ci lascia l'autore è l'amicizia tra due bambini che riescono ad andare oltre la propria natura per accettarsi l'un l'altro, superando i pregiudizi degli altri - dei grandi - e imparando a rispettare l'essenza altrui.

Una piccola pecca dei romanzi del caro John? Fino a metà tutto bene, poi la parabola ha una fase discendente, che si riprende verso la fine. Insomma ci sono sempre una cinquantina di pagine che, almeno a mio parere, si potrebbero tranquillamente tagliare. E che è, sti scrittori del nord hanno firmato tutti per le 450 pagine?
Consigliato? Sì, consigliato. Tanto da sentirmela di buttarmi su Muri di carta!

Buona lettura.


Lasciami entrare - John Lindqvist
Editore: Marsilio
460 pagine
18,50 euro

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