martedì 23 settembre 2014

In fondo al tuo cuore, inferno per il commissario Ricciardi - recensione

Ed eccoci qua, prima o poi il momento doveva arrivare!
Ebbene sì, pare che siamo arrivati all'ultimo romanzo dedicato al mio amato commissario Ricciardi. Inutile dire che l'ho letto tutto d'un fiato...

Mi mancherà questa atmosfera d'altri tempi, il profumo del mare tra caldo e odori di una città del sud; mi mancheranno soprattutto i personaggi creati ad arte, i veri e propri capolavori di Maurizio de Giovanni. Come faremo senza il brigadiere Maione, alto, burbero e generoso, con i suoi modi da gigante buono? E gli occhi verdi del triste e misterioso protagonista? I suoi pensieri celati, la timidezza di un amore che non può affiorare a causa della sua condanna? E le trame sapientemente attorcigliate che si dipanano perfettamente nelle ultime pagine, come nodi che vengono cancellati dal pettine? Beh quelle per fortuna sopravvivono nel resto della produzione dell'autore: l'altro filone di gialli ambientati ai giorni nostri è tuttora aperto (quello dei Bastardi di Pizzofacone, per intenderci).

Ma andiamo con ordine. Intanto, se non la conoscete, vi copio qui la trama di In fondo al tuo cuore, inferno per il commissario Ricciardi: immersa nel caldo torrido di luglio e nei preparativi per una delle feste più amate, la città è sospesa tra cielo e inferno. Quando un notissimo chirurgo cade dalla finestra del suo ufficio, per Ricciardi e Maione inizia una indagine che li porterà nel cuore dei sentimenti e delle passioni più tenaci e sconvolgenti. Infedeltà e tradimento sembrano connessi in modo inestricabile alla gioia rara dell'amore. Troppo per non rimanerne toccati. Il dubbio e l'incertezza si fanno strada sempre più nell'animo dei due investigatori, messi di fronte ai lati oscuri dell'anima. Sono le donne della loro vita a reclamare attenzione. La difficoltà di Ricciardi di abbandonarsi all'amore spinge verso inconsueti approdi l'intrepida Enrica e fa osare passi azzardati alla bellissima Livia, mentre per Maione la stessa felicità familiare sembra compromessa.

Stavolta de Giovanni ha superato se stesso, sono stata letteralmente assorbita dalla storia e dal suo stile scorrevole e magnifico, tra detti popolari e vere e proprie lezioni di storia, di cultura e di cucina del popolo napoletano.
Ma voi direte, alla fine si giunge ad una vera e propria conclusione del tutto? Nì. Devo dire che si arriva all'ultima pagina con la consapevolezza che non c'è più tempo per risolvere ogni dettaglio, e soprattutto la scelta definitiva e più importante che deve prendere, Ricciardi la prende troppo tardi e solo a metà. Per questo penso che il furbacchione dell'autore abbia voluto in realtà lasciare aperta una porta, un piccolo spiraglio per chissà quale leccornia futura. O almeno spero.

Lettura consigliata? Nemmeno da chiedere.


In fondo al tuo cuore- Maurizio de Giovanni
Pubblicato da Einaudi
450 pagine
19,50 euro

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