Vorrei segnalare un'idea semplice, brillante, "romantica" a detta del suo stesso sostenitore.
Un cittadino di Lecco da anni si sta impegnando nel proporre, anche tramite le testate locali, l'iniziativa di mettere dei libri in prestito nelle stazioni ferroviarie della sua provincia.
In pratica, con un numero di libri inizialmente limitato e proveniente per esempio dalle doppie copie o dai libri 'di scarto' delle biblioteche pubbliche, si potrebbe allestire una piccola biblioteca nelle sale d'attesa delle stazioni e il tempo che passiamo aspettando il treno volerebbe via.
Questo signore propone questa come valida alternativa ai giornali free-press che sono zeppi di pubblicità e forniscono solo un fugace passatempo, mentre i libri sarebbero sicuramente un modo per diffondere una più alta forma di cultura o informazione.
Io sono assolutamente d'accordo con lui e penso che sarebbe bello vedere più gente intenta alla lettura di un buon libro, in stazione o in treno (o dal dentista, o al parco, o ovunque, ma questa è un'altra faccenda e non vorrei divagare!), ma penso che saremo costretti ad aspettare ancora parecchio perché questo accada, almeno nella mia zona.
Le "sale d'attesa" qui in provincia di Varese non sono altro che stanze spoglie e spesso poco pulite in cui non esiste riscaldamento né assistenza di alcun tipo. L'altro giorno sono entrata in quella della mia stazione e le finestre si chiudevano benissimo... Peccato che sotto gli infissi ci fosse una voragine nel muro che rendeva inutile la loro chiusura.
Insomma, ancora una volta io penso che lo Stato potrebbe fare un po' di più per i servizi di base e solo DOPO potremo concentrarci su una cosa splendida - e necessaria - come la cultura.
Voi che ne pensate? Siamo vicini a questa forma di diffusione del libro o il cittadino lecchese dovrà continuare a sognare?
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