giovedì 26 giugno 2014

Il porto degli spiriti

Alla faccia dei giallisti nordeuropei, che non mi piacevano.

D'accordo, questo non è esattamente un giallo, nel racconto rientrano elementi noir e anche tratti tipici delle ghost stories, comunque pensavo di aver chiuso il capitolo autori danesi/svedesi & co. E invece mi sbagliavo.

Questo bel mattoncino (solo nel numero di pagine!) scorre via che è un piacere. L'autore è John Lindqvist, famoso per il precedente Lasciami entrare, ma io non avevo ancora letto niente di suo, errore al quale rimedierò presto. La trama? Ve la posso anche copiare e incollare, e lo farò subito dopo avervi detto di COSA parla veramente questo libro, in un estremo sunto: parla dell'amore di un padre verso la propria figlia. Incondizionato, nonostante di condizioni ce ne siano parecchie.

Ecco la trama:
In una bellissima giornata d'inverno, dall'alto del faro di Gavasten, Anders ammira con la moglie e la figlioletta Maja la distesa di ghiaccio e neve ai loro piedi. Attirata da qualcosa che nessuno è in grado di distinguere, la bambina corre fuori, e l'incubo comincia. Maja sparisce: non ci sono impronte né tracce di alcun genere, non c'è nulla per chilometri intorno che possa offrire un nascondiglio. Qualche anno dopo, solo e disperato, Anders torna all'isola, e qui Maja (ma è davvero lei?), gli fa sapere di essere ancora nel suo mondo, ma in un posto dove lui non può raggiungerla. Nella sua ricerca senza sosta, esplorando il passato segreto di Domarö, Anders arriverà fino al cuore misterioso del mare: per trovare la persona che ama dovrà attraversare l'abisso.

Vi avverto, il finale non è esattamente lieto, ma vale la pena leggerlo.
Non mi capitava da tempo, ma posso finalmente dire di aver letto un BEL libro. Cavolo, che sensazione.

Quello che mi ha veramente colpito della figura del protagonista è il suo coraggio di accettare finalmente la realtà e di tirarsi fuori dal mondo idilliaco che si era creato, fatto di ricordi falsati. Riesce a capire che nonostante la verità, è pur sempre il padre di Maja e non intende lasciarla in preda ai suoi incubi.
L'autore è molto bravo a deviare dalla storia principale per renderci partecipi di altri episodi ugualmente essenziali per capire il tutto nella sua globalità, ma non ci fa annoiare! Ci parla dell'isola, un paradiso stregato in cui gli abitanti sono per metà condannati e per metà responsabili delle assurde crudeltà che si susseguono. Nemmeno per un attimo mi sono pentita di averlo comprato, e questo è già molto per i miei gusti critici.



Il porto degli spiriti - John Ajvide Lindqvist
edizioni Marsilio (bellissima copertina), 2012
496 pagine
12,50 euro

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