martedì 3 giugno 2014

Galeotto fu il libro...

"La lettura è uno straordinario antidoto al disagio e favorisce la consapevolezza e il riscatto sociale e personale".

Siete d'accordo con questa affermazione? A pronunciarla è stato l'Assessore alla Cultura della regione Calabria, Mario Caligiuri. E fin qui niente di sorprendente.

L'assessore però l'ha inserita in un contesto ben definito: pochi giorni fa è stata infatti approvata una proposta di legge che permette ai detenuti uno sconto di pena. Che cosa devono fare per ottenerlo? Leggere.

Secondo questa proposta, i detenuti condannati a pena detentiva superiore a sei mesi che leggeranno un libro potranno avere 3 giorni di sconto di pena. Sarà l'educatore carcerario a controllare e si potrà arrivare ad un massimo di 48 giorni di sconto di pena all'anno.

"Questa iniziativa, che sottoponiamo all'attenzione del Parlamento, prende spunto dalla positiva esperienza maturata in alcune carceri brasiliane, dove sono stati prodotti risultati apprezzabili", ha detto Caligiuri.

E voi che ne pensate? La cultura è davvero uno strumento di riabilitazione, vale la pena premiare chi legge anche se ha commesso un reato?

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