Buzfeed propone anche alcuni luoghi non propriamente storici, nel senso che si tratta più di esercizi commerciali in posti nati dalla penna degli autori, più che veri e propri simboli della letteratura.
Qualche esempio? Il negozio di Harry Potter al binario 9 e 3/4 di King's Cross. Fantastico, ma non esattamente autentico, giusto? (Sì lo so, anch'io ci farei volentieri un giretto, e checcacchio).
Il museo di Sherlock Holmes dev'essere carino, ma mi sono rifiutata di spendere dei soldi (non pochi, tra l'altro) per visitare un negozio di puro merchandising. Sappiamo tutti che Sherlock è un personaggio inventato, e che solo per volontà di Conan Doyle la sua abitazione si trova al numero 221b di Baker street. L'autore non ha mai vissuto qui o 'kind of', quindi passerei oltre, a meno che non vogliate comprarvi una pipa e una lente d'ingrandimento, ovviamente.
Sono numerosi i pub nella lista di Buzfeed, così abbiamo una scusa in più per farci una birra, casomai ne avessimo bisogno:
- The Fitzroy Tavern, che dà il nome al quartiere Fitzrovia, sede di artisti e intellettuali negli anni '30 e '40 del 1900.
Indirizzo: 16 Charlotte Street.
Per chi ama, tra gli altri: Dylan Thomas e George Orwell.

Indirizzo: 49 Dean Street.
Per chi ama: Dylan Thomas, Brendan Behan.
- Pillars of Hercules, sempre a Soho: è un pub tranquillo, che avrebbe ispirato Charles Dickens e molti altri dopo di lui. Questa versione risale al 1910 ma in realtà esisteva un luogo con lo stesso nome già nel 1700. L'ambiente è più calmo e va bene se amate passare una serata tranquilla con una buona birra davanti.
Indirizzo: 7 Greek Street.
Per chi ama: Charles Dickens, Martin Amis, Julian Barnes, Ian McEwan.
Un altro indirizzo che mi sento di raccomandare è il museo di Charles Dickens, a Bloomsbury. Si tratta di una fedele ricostruzione di come era la casa all'epoca in cui ci visse, dal 1837 al 1839, e alcuni mobili e soprammobili sono autentici, appartenevano davvero all'autore, come per esempio lo scrittoio. La tavola è persino imbandita in perfetto stile vittoriano, come se il padrone di casa stesse aspettando i suoi ospiti per una cena. Non è fantastico?
Quello che mi ha colpito di più di questo museo, oltre alla fedeltà della ricostruzione, è il giardinetto interno. Lui si sedeva su quella panchina attaccata alla casa, e guardando l'albero scriveva, circondato dalla favolosa calma e dal profumo dei fiori. Come cavolo gli è venuto fuori Oliver Twist? Qui è vietato essere tristi, c'mon!
Indirizzo: 48 Doughty Street.
Per chi ama: lo sapete.
“We are all in the gutter, but some of us are looking at the stars.” Questa è l'iscrizione sul monumento dedicato ad Oscar Wilde, vicino a Charing Cross. Potete sedervi sulla panchina e fare conversazione con la sua testa. Cosa volete di più?
Indirizzo: Adelaide Street vicino a Trafalgar Square.

E ovviamente, non potete perdervi le librerie di
Charing Cross. Dalle antiquarie (dove con un po' di fortuna e un po' di soldi potete trovare prime edizioni da paura, e scusate se è poco) a quelle moderne, ce n'è da soddisfare tutti i gusti.
Sedetevi da qualche parte, in un parchetto tra i migliaia di questa città pazzesca, e leggete qualche pagina del vostro autore preferito (possibilmente in lingua originale): questa è, a mio avviso, una delle città più intrise di cultura e potrete respirare davvero l'atmosfera delle epoche passate, perché non sono andate perdute.
Buona lettura e buon viaggio.
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