giovedì 8 maggio 2014

Pisa: 480 mila libri prigionieri

Spesso non ci sono fondi per incrementare il patrimonio librario delle biblioteche sparse sul territorio italiano. Ma ci sono dei casi in cui questo non è necessario, perché già esistono realtà storiche che contengono migliaia di libri e che rappresentano un tesoro per studiosi e per chiunque voglia usufruirne.

E' quel che succede a Pisa: nella biblioteca universitaria della Sapienza, sede della facoltà di Giurisprudenza, c'è una splendida raccolta di libri a disposizione degli studenti dal lontano 1823. O meglio, c'era: da maggio 2012 questi volumi non sono più consultabili a causa del possibile (parziale) cedimento strutturale dell'edificio.


In questi anni alcuni addetti passavano settimanalmente tra gli scaffali per procurare i libri richiesti dagli studenti, sopperendo in parte alla mancanza, ma negli ultimi mesi anche questa pratica è stata considerata non sicura, quindi si è deciso di chiudere 'baracca e burattini'.


È in atto un progetto di spostamento di una parte dei volumi nella biblioteca del San Matteo, meraviglioso museo che si trova proprio sulle 'spallette' dell'Arno, ma come ha giustamente fatto notare la professoressa Frugoni, medievalista dedita alla causa, NON SI PUÒ frammentare un tale patrimonio in piccole parti, perdendo l'interezza di una collezione che ha senso nel restare unita e unica. Entro fine anno si dovrebbe riuscire a mettere in sicurezza la biblioteca della Sapienza e poi si vedrà. Conosco la lentezza delle pratiche pisane (e italiane in genere) e mi sento di dire: speriamo.

Per conoscere la situazione nel complesso:

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