lunedì 10 marzo 2014

Jane, la volpe e io

Oggi vorrei parlarvi di una Graphic Novel. Un genere che non è sicuramente tra i miei preferiti, anzi, forse questa è la prima volta che mi capita di avere una tra le mani.
Faccio un'eccezione all'abitudine perché, prima di tutto, ogni tanto fa bene cambiare, deviare dal solito sentiero! E poi, ovviamente, perché ne vale la pena.
Il titolo è Jane, la volpe e io. Un libro per ragazzi? Sì, esatto. Eppure no, non solo.
La piccola protagonista è Hélène, una bambina che si sente un salsicciotto perché tutti i suoi compagni le ripetono che è grassa. Una bambina che puzza perché tutti le dicono che puzza e la evitano quando passa nei corridoi della scuola. Per fortuna che Hélène ha un rifugio fatto di carta e inchiostro, un rifugio profumato di erica e di dimore inglesi: Jane Eyre di Charlotte Brontë.
Posso dire di non aver avuto questa sfortuna, anzi da piccola ero ben integrata nel gruppo e vivevo questo rapporto serenamente, ma per una volta mi è capitato di pensare a quelli che erano in fondo alla classe, quelli che venivano scelti per ultimi nei giochi di squadra e che avevano la maglietta sempre sporca perché nell'ansia di non essere notati diventavano sbadati e distratti e si macchiavano non le cartucce della stilografica. E sapete una cosa? È stato proprio brutto.
Leggete questo libro perché l'infanzia non finisce a 10 anni e spesso trattiamo con sufficienza persone che ci rimangono sotto, anche da adulte. E se non volete farlo per voi, regalatelo ai vostri figli.



Jane, la volpe e io - Isabelle Arsenault (illustrazioni di Fanny Britt)
Mondadori Contemporanea
98 pagine

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